domenica 29 novembre 2009

Muffin di pistacchi e briciole

Muffin senza farina! come dire pizza senza mozzarella, caprese senza cioccolato, sveglia senza caffè, io senza libro in borsa! Daccordo tutto si può fare, ma queste combinazioni, quando ci sono, rendono la vita migliore. Sul muffin senza farina mi sono dovuta ricredere, profumo e sapore unici.

Ingredienti:
100 gr di burro
100 gr di zucchero
3 uova
40 gr di biscotti (io integrali)
40 gr di pangrattato (io integrale)
50 gr di pistacchi in granella
20 gr di miele
1/2 bicchierino di rum bianco
vaniglia
1 pizzico di sale
ciccolato per la copertura

Montate i tuorli con lo zucchero e la vaniglia, quando sono spumosi aggiungere il burro, fuso ma non caldo, quindi continuando a sbattere i biscotti tritati, il rum e il pangrattato. Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale aggiungendoli delicatamente al composto, poi i pistacchi ed il miele. Riempire gli stampini, imburrati, ed infornare a 180° per circa25/30 minuti. Quando saranno freddi sciogliere il cioccolato con un pò di burro e ricoprirli.
PS io li ho provati anche senza copertura di cioccolato e sono altrettanto buoni.


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Albertone!

mercoledì 25 novembre 2009

Ciambella da colazione e le certezze passano a tre!


Sono poche le certezze nella mia vita! e mi riferisco a persone, cose (animali, fiori, frutta, colori e città mi verrebbe da continuare). Sono così poche che aggiungerne anche solo una a questa breve, troppo breve lista è sempre fonte di gioia. Questa ciambella è una certezza! Ora perdonatemi se non scrivo la ricetta ma quando penso alle certezze inevitabilmente ricomincia il conteggio delle molte incertezze, e vi assicuro è sempre un trauma, quindi non vi scoccerà passare voi da Adriano a prenderla.
PS io ho provato anche la versione "pagnotta" come fa lui, ma preferisco la ciambella, ugualmente buona ma più semplice il consumo!

martedì 24 novembre 2009

Pizza grigliata ripiena di cicoria!


Oggi qui si parla solo di cibo, niente vaneggiamenti, considerazioni, farneticazioni, cibo e basta!
Tuttavia c'è un pensiero che mi frulla da tempo: i lavori di rifacimento del terrazzo di copertura del palazzo di fronte! Sono quasi 5 anni che vanno avanti, quasi 5 anni che squadre di operai seminudi si alternano e mai! dico mai! ne ho trovato uno (di operai) che valesse la pena di essere guardato! ma quelli delle pubblicità dove li prendono? Ho deciso, mi intrufolerò alla prossima riunione di condominio, voglio dire la mia quando decideranno l'impresa a cui affidare i lavori, voglio parlare ma soprattutto voglio guardare, insomma è una questione di decoro!
E ora la ricetta di oggi, semplice, ma così semplice che non do neanche le dosi, pizza grigliata.
Basta della pasta per pizze ed una griglia di ghisa. Oliare la griglia e farla scaldare bene, quindi poggiarvi sopra un disco di pasta stesa sottilmente nel caso in cui come me decidete di farcirla (rischiereste di avere l'interno crudo), passati 3/4 minuti circa girarla e completare la cottura. Ottima anche come "Simil Piadina" di accompagnamento ad affettati vari. L'idea l'ho presa da qui.

lunedì 23 novembre 2009

Chocolate crinkles cookies e regressione terapeutica!

Aprendo questo blog dalla doppia valenza e dalla doppia portata mi ero ripromessa di alternare i post culinari a quelli misti (quelli con integrata la "terapia") ed invece oggi mi ritrovo a
proporre di seguito un altro post dove inserire i miei deliri! A questo punto, dovesse ripetersi nuovamente a breve distanza, siete autorizzati a contattare un professionista per la cura coatta!
Oggi voglio coinvolgere chi, un sabato mattina qualunque della sua vita, come me, ha guardato sua figlia ed ha visto una rassicurante novenne (e mezzo) e la domenica pomeriggio successiva, allo stesso sguardo materno che chiedeva solo una conferma, si è ritrovata davanti, in tutta risposta, un'inquietante preadolescente!
NON SONO PRONTA!!!!! Avevo bisogno di altro tempo, giusto per conoscere bene l'infante, ma così bene da poter capire ed intervenire sui problemini/problemoni adolescenziali! per essere sicura che non mi potesse sfuggire neanche uno sguardo, per arrivarci al volo, insomma per non ritrovarmi improvvisamete una donnina che non conosco e che mi sfugge, ho paura che però non mi sarebbero bastati altri nove anni (e mezzo). Ed ora ho bisogno di una ricetta che mi aiuti a regredire per poter andare avanti, che sia la mia coperta di Linus, che sia la mia Tavoletta di Johnnino, che sia il mio pollice da ciucciare, di cioccolata insomma... e scusate se è poco!
Questi biscotti sono molto famosi ma non ne conosco la paternità io li ho presi da qui, ed è sempre una certezza!

giovedì 19 novembre 2009

Fusilli bucati corti con carciofi e delirio di libertà!

Chi di noi è veramente libero? bella domanda! ma prima bisognerebbe sapere che cosa è la libertà! la libertà per me è essere consapevoli che le variabili date da un dato contesto ci inducono a fare scelte diverse da quelle che avevamo previsto. La variabile nel mio caso erano il numero di persone ed il contesto la metropolitana.
Ho già detto in un post precedente che per ritornare a casa dall'ufficio uso la metropolitana, beh in questo contesto la variabile è l'affollamento dei vagoni, mi spiego: nella mia borsa tra il mazzo di chiavi (modello San Pietro), le caramelle al caffè, penne di vario colore, uno stick idratante per le labbra, portafogli, fazzoletti per il naso e...toh...una molletta per il bucato, ci sono sempre un libro e l'MP3. Se l'affolamento mi consente di sedermi io tiro fuori il libro e leggo, mentre se siamo stipati (7 volte su 10) dirigo la mia manina nella borsa e frugo alla ricerca della musica da viaggio! Lunedì la variabile mi diresse alla "scelta" musicale ma c'era qualcosa di diverso dal solito, avevo dimenticato il cellulare a casa e quindi non ero costretta a controllare ogni tot secondi se stesse squillando (con i Nirvana nelle orecchie che vuoi sentire!). In questo caso anche in assenza della "variabile cellulare" io continuavo a non essere tranquilla, quasi che le urla di aiuto di mia madre alle prese con i pargoli potessero coprire la distanza tra il centro città e il tunnel della metro che mi separa da casa! ne deduco che a volte troppa libertà non riusciamo a gestirla! a voi altre deduzioni!
Aggiornamento! "L'unica libertà possibile, a questo mondo, è la libertà di scegliersi la propria prigione." Pino Caruso
Anche in cucina le variabili (cosa c'è in frigo?) ci inducono, a volte, verso scelte impreviste, per fortuna il risultato è quasi sempre una soddisfazione. Questo piatto nasce dalla variabile "usiamo quello che c'è"!

Ingredienti per 4 persone:
500 gr di fusilli bucati corti
6 carciofi
15 (circa) olive nere
10 (circa) cucunci
1 cucchiaino di bottarga di ricciola
vino bianco
olio evo
sale
aglio
prezzemolo

Procedimento:
Pulire i carciofi e tagliarli a spicchi, immergerli in acqua e limone (per non farli annerire), in un tegame far soffrigere l'aglio nell'olio e poi eliminare, aggiungere la bottarga tritata ed i carciofi, mezzo bicchiere di vino bianco e far cuocere per circa 20 minuti (se necessario aggiungere dell'acqua), durante la cottura le olive denocciolate e solo alla fine i cucunci (la bottarga è molto salata quindi se è il caso non usare il sale). Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e far saltare nel tegame (in questi casi il wok è l'ideale) con una spolverata di prezzemolo fresco.

mercoledì 18 novembre 2009

Tartellette al cacao con crema di ricotta e secondo tentativo!

Circa un mese fa ho comprato un libro di dolci! il primo tentativo è stato un insuccesso, un dolce che in foto appariva talmente lievitato da sembrare la cupola del Brunelleschi in realtà è rimasto una pizza! dovevo accorgermene già dall'impasto troppo denso, ma si da una seconda possibilità a tutti figuriamoci ad un libro ed ho riprovato con queste tartellette... buonissime!!! è pur vero che sarebbe stato difficile sbagliare una sorta di pasta frolla, quindi farò un terzo tentativo (ma come sono magnanima) con un dolce lievitato e questa volta se non va bene lo riciclo (vedi alla voce cestino della carta)!
Ingredienti per la frolla:
250 gr di burro freddo
200 gr di zucchero a velo
5 tuorli (conservate gli albumi non si sa mai!)
100 gr di cacao amaro
400 gr di farina 00
Per la crema:
200 gr di ricotta
2 cucchiai di zucchero a velo
aroma di vaniglia
Per guarnire:
miele al mandarino
Impastare tutti gli ingredienti per la frolla e lasciare riposare mezz'ora, stendere l'impasto e rivestire gli stampi imburrati, infornare bucherellando il fondo a 170° per 20 minuti. Nel frattempo preparare la crema aggiungendo alla ricotta lo zucchero e la vaniglia, quando le tartellette saranno fredde con il sac-a-poche riempirle della crema alla ricotta e tenere in frigo fino al consumo. Io amo il sapore degli agrumi con il cacao ed ho aggiunto sulla crema un cucchiaino di miele al mandarino.

lunedì 16 novembre 2009

Gratin di zucca, patate e salsiccia

Oggi non sembrava novembre, un sole tiepido che mi ha convinta a fare a piedi la strada che dall'ufficio mi porta alla metropolitana, una luce chiara.... ma così limpida che oggi non mi sembrava novembre, oggi mi sembrava aprile, sì aprile, se non fosse stato per l'odore li avrei scambiati (novembre con aprile intendo)! L'odore no! quello è completamente diverso... la primavera ha un odore che anticipa, promette...ti sveglia, la primavera odora di pasticceria! Novembre invece odora di rifugio, di bisogno di calore, odora di legno, l'autunno odora di zuppe e spezie! Questa ricetta non poteva che portarne con se l'odore!
Tratta da Alice di questo mese

Ingrdienti: 600 gr di zucca già sbucciata, 5/6 patate, 4 salsicce fresche, 100 gr di fontina, 100 gr di gorgonzola (io no), 100 gr di grana padano grattugiato, 1 uovo, noce moscata, burro, sale, olio evo.

Procedimento: Lessare le patate e schiacciarle, tagliare la zucca a dadini ed infornare a 200° per circa 10 minuti poi levarla e schiacciarla ed aggiungerla alle patate. Cuocere le salsicce, levarci la pelle e sbriciolarle, aggiungere al composto di patate e zucca insieme ai formaggi e l'uovo, profumare di noce moscata e versare in stampini imburrati e volendo una macinata di pepe nero, infornare per 10 minuti sotto il grill.

Coniglio al melograno

Prima che diventi complicato trovare dei melograni voglio proporvi questa ricetta che è stata una sorpresa di sapori. Avevo giusto questi tre pezzi di coniglio avanzati dalla preparazione di questa ricetta qui, se a casa mia è difficile proporre la carne (non piace) con il coniglio diventa un'impresa! Sì perchè Serena (la locusta maggiore) non ama mangiare carne che appartiene a dolci animaletti dallo sguardo languido, lo stesso succede con l'agnello, se poi si considera che tra tutti gli amici animali che sono transitati da noi c'è stato anche Cioppi (coniglietto nano) è presto chiarita la difficolta!
La realizzazione è semplice e richiede pochi ingredienti, le dosi non le ho segnate ma ci si regola molto facilmente.
Procedimento: far soffriggere in olio evo il coniglio a pezzi ed uno spicchio d'aglio per 3 minuti, levare l'aglio e versare il succo di melograno (io poco meno di un bicchiere) che si ottiene spremendo il frutto con un premiagrumi, coprire e completare la cottura del coniglio, se necessario aggiungere un pò d'acqua. A fine cottura levare i pezzi di carne ed aggiungere un cucchiaino di maizena, lasciar tirare il fondo di cottura fino a che non diventi cremoso (basterà meno di un minuto), versare questo sughetto sulla carne e servire.

venerdì 13 novembre 2009

Cake salato con pomodori secchi e noci

Capita di avere a disposizione delle cosine veramente buone. Capita di volerle gustare tutte e capita che le suddette cosine si sposino proprio bene. Allora cosa c'è di meglio che unirle per poterle assaporare in un solo boccone? E cosa c'è di meglio di un cake che raccoglie e racchiude in se senza coprire il sapore di ognuna ma anzi lo fa risaltare? Questo è il risultato!

Ingredienti: 3 uova, 100 ml di latte, 100 ml di olio di semi, 300 gr di farina 00, 100 gr di pomodori secchi (non sott'olio), 50 gr di gherigli di noce, 100 gr provola, 20 gr di parmigiano grattugiato,1 bustina lievito istantaneo, sale e pepe.

Procedimento: prima di tutto immergere i pomodorini secchi in acqua tiepida per 10 minuti (se li avete sott'olio potete evitare questo passaggio), poi spezzettare i gherigli di noce. Preparate l'impasto con il resto degli ingredienti ed aggiungere i pomodorini sminuzzati, le noci e la provola a tocchetti. Io ho usato uno stampo da plum cake, in forno caldo a 180° per circa 40/45 minuti.

giovedì 12 novembre 2009

Un pò di noi e le priorità "fotosensibili"!

Oggi niente ricetta, o meglio, oggi niente nutrimento per lo stomaco! ogni tanto ho bisogno di fare da mangiare per l'anima (la mia almeno) lo so che anima è una parolona! spropositata, consumata, iperutilizzata, esercitata ad uso e consumo! ma in quanto elemento non precisamente definibile che non ha confini e contenuti chiari, nè collocabile (chi lo sa dove si trova?) ognuno può riempirla dei suoi contenuti, almeno io così faccio! la mia anima - ma si potrebbe chiamare in qualsiasi altro modo senza comunque alterarne l'essenza- ha bisogno di sfiatatoi ed io raramente blocco queste vie di fuga! a questo punto la chiamerei "Io", cos'altro può essere? ed oggi voglio parlare di pensieri (essì mi capita anche questo) e mi sento così onesta che non uso neanche una ricetta come pretesto! Nel sottotitolo tra l'altro c'è scritto che trattasi anche di spazio psicoterapeutico.

Oggi parlo delle mie priorità "fotosensibili", perchè lo scrivo è presto detto, perchè normalmente comincio a scrivere senza un'idea precisa, ma piuttosto con una senzazione e mettere nero su bianco mi aiuta costruire i pensieri (sono criptica? spero di no!).
Orsù dunque, perchè le mie priorità sono fotosensibili? perchè a seconda della luce cambiano! mi spiego? forse è meglio. La notte, improvvisamente, tra una fase REM ed un dormiveglia mi si insinuano pensieri che mi evidenziano necessità impellenti, le organizzo, definisco i tempi e gli spazi e ritorno a sognare tranquilla. Al mattino queste priorità svaniscono, o meglio vengono sostituite da altre che il giorno mi esibisce come più importanti, la notte poi ritorno a riprendere le considerazioni che l'alba aveva disperso. Io non so che fare, le mie notti ed i miei giorni non vanno daccordo ed io vorrei poter appagare tutti i miei spazi, sia bui che di luce.

mercoledì 11 novembre 2009

Focaccia dolce alle mele

Un giorno qualcuno mi ha chiesto perchè mi piace cucinare! Mi piace l'incantesimo in cucina ... mi piace quella formula magica che da elementi come farina, lievito ecc... mi porta alla magia del pane, quello che si ottiene sembra così lontano dai suoi componenti di origine, mi piace guardare una focaccia ed immaginare i campi di grano, mi piace l'intuizione (o forse è stato un incidente) che ha avuto l'uomo in tempi lontani e ritengo il pane la più grande invenzione dell'umanità (subito dopo in ordine di importanza la lavatrice, il parto indolore e i jeans).
Questa è una di quelle ricette semplici e buone, l'ultima fetta l'ho mangiata stamattina a colazione con il solito bicchiere di latte freddo!

Ingredienti: 2/3 mele annurche, 500 gr di farina 00, 250 gr di latte, 20 grammi di burro morbido, 20 gr di miele, 20 gr di zucchero, mezzo panetto di lievito di birra e un pizzico di sale. Per la copertura 50 gr di burro fuso e 2 cucchiai di zucchero.

Procedimento: Sciogliere il lievito in poco latte tiepido ed aggiungere alla farina, quindi tutti gli altri ingredienti ed impastare energicamente per 5 minuti, coprire e lasciare lievitare per 1 ora. Riprendere l'impasto e stenderlo ad un spessore di circa 1 cm, porre in una teglia tonda abbastanza grande, coprire con le mele a pezzetti infilando bene i pezzetti nell'impasto, spennellare con il burro fuso e spolverizzare con lo zucchero. Lasciare lievitare ancora per 1 ora ed infornare (con vapore)* a 200° per circa 30/40 minuti o fino a doratura.
* Per dare la giusta umidità all'impasto metto nel forno un pentolino d'acciaio lo faccio scaldare 5 minuti e poi ci verso all'interno 7/8 cubetti di ghiaccio, dopo un paio di minuti inforno la teglia.

lunedì 9 novembre 2009

Spaghetti alla Gattopardo!

Oggi il mio umore è umido e stanco, come il mio ombrellino pieghevole lilla! e infatti insieme giacciono appesi all'attaccapanni arancione del mio ufficio! c'è stato un momento in cui ho pensato di ritornare indietro e recuperare con l'aiuto delle calde lenzuola una giornata che non promette niente di buono (meteorologicamente parlando), ma mi ero spinta troppo oltre e la strada per il ritorno era più lunga di quella che mi separava dal palazzone grigio di 8 piani! Quindi inesorabile e inzuppata ho preso l'ultimo bus che mi accompagna a lavoro. Al mio arrivo speravo di trovare "finalmente" il riscaldamento acceso... e invece no! le temperature medie del periodo su cui è tarato l'impianto di riscaldamento aziendale dicono che oggi non fa abbastanza freddo, tali medie del periodo si riferiscono, giorno più giorno meno, al dopoguerra, quindi mi sembra giunto il momento, recuperato dall'attaccapanni il mio umore, di raggiungere l'ufficio "RTI" (Regolazione Temperature Interne)!
Nell'attesa posto una ricetta che mi ricorda l'estate e la Sicilia e che gusto spesso in un ristorantino a Marzamemi.

Ingredienti: Spaghetti alla chitarra 500 gr (l'originale prevede le bavette), 1 vasetto di pesto di pistacchi di Bronte, bottarga di ricciola, granella di pistacchi di Bronte, aglio, olio evo e sale (solo per la pasta).

In un tegame far soffriggere nell'olio aglio e bottarga tagliuzzata a pezzetti piccoli e alla fine il pesto che non deve cuocere ulteriormente, non salare. Quando la pasta è cotta al dente farla saltare nel tegame e al momento di impiattare ricoprire con granella di pistacchi.

venerdì 6 novembre 2009

Cheese cake con sciroppo di uva fragola e...

Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.
ALDA MERINI

Questa cheese cake nasce dall'esigenza di riciclare un pan di spagna non lievito che ho usato come base al posto dei biscotti, io non butto niente piuttosto mangio anche l'immangiabile!

Ingredienti: 250 gr di pan di spagna (oppure biscotti secchi), 100 gr di burro, 250 gr di ricotta, 250 gr di mascarpone, 400 gr di yogurt bianco, 2 uova, 120 gr di zucchero, aroma di vaniglia, succo di mezzo limone. Per lo sciroppo: 350 gr di uva fragola, mezzo bicchiere di passito o liquore dolce a piacere, 200 gr di zucchero, 1 pizzico di cannella.

Procedimento: frullare il pan di spagna con il burro e rivestire il fondo di uno stampo a cerniera precedentemente imburrato. Amalgamare il resto degli ingredienti fino ad ottenere un composto cremoso, versare sulla base ed infornare per circa 40/45 minuti o fino a che il composto raggiunga una certa consistenza.

Per lo sciroppo: cuocete per circa 10 minuti l'uva nel passito dove avrete aggiunto mezzo bicchiere d'acqua e la cannella, versate tutto, uva e liquido, in un passino e passate per levare semi e buccia. Rimettete tutto sul fuoco e aggiungete lo zucchero, cuocete per circa 40 minuti, fino a che il liquido si sarà dimezzato ed avrà raggiunto una consistenza sciropposa!


giovedì 5 novembre 2009

Pasta e cavolo gratinata

Il cavolo! non potrei farne a meno ma il mio non è stato amore a prima vista, infatti ho cominciato ad apprezzarlo quando facevo i passati di verdure a Serena e per controllare la temperatura del boccone ero costretta ad assaggiarlo... lo so non è il massimo dell'igiene ma la prova polso non mi è mai venuta bene (ho il polso poco sensibile) e per non rischiare l'ustione del giovine palato mi adeguavo, mi sono accorta che cominciavo a gustare piacevolmente il cavolo quando i bocconi da dare a mia figlia le arrivavano sempre più ridotti!
perchè non lo mangiavo? perchè diversamente dal polso ho l'olfatto mooolto sensibile e non sopporto gli odori forti - il formaggio stagionato ancora non lo mangio, e non lo tocco! - la mia sensibilità olfattiva mi porta anche a riempire la casa di candele profumate e di quegli aggeggini che vanno in corrente e che sprigionano fragranze, mi è capitato di esagerare all'arrivo dei gatti e il maritino mi ha fatto notare che effettivamente all'ingresso in casa rischiavamo lo svenimento! così mi sono limitata a due candele e un aggeggino... nel corridoio però! Ora la ricetta!

Fate soffriggere in olio evo uno spicchio d'aglio e due pomodorini, quindi aggiungete il cavolo tagliato a pezzetti e acqua fino a ricoprirlo, portare a bollore e far cuocere circa 40 minuti (il cavolo mi piace cremoso), allungate di acqua e poi versate circa 400 gr di orecchiette ma anche la pasta mista va bene, regolate ancora di acqua se c'è bisogno, ma non troppa la consistenza deve essere cremosa e non brodosa, fate cuocere per 4/5 minuti, salate e poi versateci dentro della provola tagliata a pezzetti, riversate tutto in una pirofila e ricoprite con altra provola e per chi vuole (io no!) del parmigiano. Infornate per circa 15 minuti, se dovesse colorire troppo coprite con un foglio di alluminio.

mercoledì 4 novembre 2009

Scusate...l'assenza!

Oggi niente ricette ma recupero domani...spero! Richiamando il post precedente negli ultimi giorno è accaduto che il disordine che vive dentro di me si è materializzato anche intorno a me (che si sia vendicato?)! Volete i dettagli? Bene... da dove cominciare... dalla suina che è entrata a casa nostra e che nessuno aveva invitato? Praticamente ci siamo amMAIALati! Ma non finisce qui, continuo con l'altro evento? gli operai dentro casa! è incredibile come situazioni funeste (e tra le due non saprei chi scegliere ) si mettano daccordo per presentarsi all'uscio tutte insieme! La prima si è risolta "allegramente" in poco tempo, la seconda invece non ancora, degli imprevisti (i soliti) stanno facendo slittare la consegna con relativa agibilità del salone! non voglio lamentarmi degli operai che forse, tra tutti quelli arrivati a casa mia negli ultimi anni, sono i più veloci e (addirittura) puliti, però mi chiedevo, visto che durante i lavori di ristrutturazione ci sono "sempre" degli imprevisti che raddoppiano i tempi e aimhè i costi non sarebbe opportuno cominciare ad inserirli nella voce "previsti"? giusto per non ritrovarsi ad aver organizzato un ricevimento nel bel mezzo di un cantiere aperto, oppure ritrovarsi a dover fare un muto quando si era "prevista" ben altra cifra!

1.In quale animale ti incarneresti? Aquila!
2.Di chi o che cosa non potresti fare a meno? dei miei figli!
3.Cosa apprezzo di più di una persona? la gentilezza!
4.Di che colore preferisco vestirmi? tutti!
5.Definisciti con tre parole: curiosa, ottimista, testarda!
6.Un viaggio che vorrei fare o un paese che vorrei visitare: Africa
7. Citazione preferita: Penso dunque sono!
8.Cosa ti piacerebbe fare: faccio tutto quello che mi piace!
9.Se non ti dedicassi a quello che fai cos'altro ti piacerebbe fare: la contadina!
10.Qual è la tua maggior stravaganza? IO!!!


Ne approfitto per ritirare questi regalini arrivati da parte di Iana e Irene grazie care e perdonatemi se non li giro ma li lascio a disposizione di tutti!